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People of Vicook – Rosita Crotti, responsabile HR

«Posso disturbarti?», le chiedo. «Sì, certo!», dice. «Hai tempo per la nostra intervista?»; «Lo trovo», ride. Rosita Crotti è la responsabile HR di Vicook, e le sue prime risposte dicono già molto di lei: gentilezza, fermezza, positività e dedizione.

Rosita è in Vicook dagli arbori dell’azienda e da un terzo della sua vita, cioè dal 2009. Diplomata in ragioneria, nel suo percorso professionale ha ricoperto ruoli di contabilità e ufficio vendite per un brand bergamasco di elettrodomestici; poi di gestione in un piccolo ufficio di rappresentanti di oggettistica per moto; poi di HR per un’azienda di ristorazione. A un certo punto, ha cercato un cambio radicale e per un anno – con debita abilitazione – è stata assistente educatrice in una scuola dell’infanzia.

La sua avventura in Vicook è iniziata perché l’amministratore Corrado Leoni stava cercando, quindici anni fa, l’appoggio di un professionista esperto nel settore ristorativo. Il rapporto con quell’ambito lavorativo per Rosita era stato buono, non le dispiaceva ritornare sui propri passi, ripartendo con e da un’azienda allora giovanissima. All’inizio si occupava di… tutto: ordini, paghe, contabilità. Poi ha abbandonato il settore acquisti, che è rimasto in capo a Corrado Leoni («Era il top, in quel ruolo», dice), e si è dedicata all’ufficio contabilità e risorse umane.

Il team HR di Vicook.

Oggi e da un paio d’anni è responsabile del secondo ambito, in un team che accoglie altri tre professionisti. Ha scelto di occuparsi dell’HR perché «preferisco il lato umano, il contatto umano, nonostante il mio titolo di studio, tutto basato sui numeri; ma il rapporto con i dipendenti, le persone… è quello che mi dà soddisfazione». Così, oggi unisce l’anima competente e precisa dei suoi primi impegni professionali a quella umana che le è tanto cara. Dice che un bravo professionista HR deve saper «creare empatia con i dipendenti, che sono, in primo luogo, persone. Bisogna saper trasmettere loro che per te hanno valore». E poi, naturalmente, essere preparato: «Ci sono competenze tecniche dalle quali non si può prescindere se si vuole fare il bene dell’azienda, ad esempio la conoscenza precisa dei CCNL».

«È bello lavorare per Vicook?», le chiedo. «Sì», dice, «perché è cresciuta con me». Ma anche, a livello manageriale e della prima linea, così come di tutto l’ufficio, per la «lealtà che ho visto e vissuto fino ad ora tra le persone che ne fanno parte». E poi, è un’azienda «top di settore» e questo consente di lavorare, qualitativamente, in un certo modo.

Rosita ama anche la sfida continua che è il suo lavoro, la variabilità delle problematiche, la ricchezza del confronto umano con i dipendenti, così come i progetti sempre nuovi in campo. Per esempio, in questo momento, Vicook sta lavorando all’implementazione dei sistemi payroll per le buste paghe; sta sviluppando un sistema di politiche retributive (recruitment e retention); e ha istituito il core team, un gruppo di lavoro di cinque professionisti – di cui Rosita fa parte – che gestisce, ogni trimestre, la programmazione aziendale.

Rosita spiega che la componente più complessa del suo lavoro è la mediazione umana tra le necessità dell’azienda e il bene del dipendente. Ma «se un ufficio HR fa bene il suo lavoro, sa che qualche scontro con la dirigenza è necessario», dice sorridendo.

«C’è qualcosa in Vicook che si potrebbe fare meglio?», le chiedo. Rosita dà una risposta che ricorda quella dell’ad Corrado Leoni. C’è un lavoro da fare sulle procedure, perché l’azienda è cresciuta tanto e necessita di un ordine operativo diffuso capillarmente e ben strutturato per dare il meglio.

Per il resto, dà agli aspiranti dipendenti Vicook un’indicazione importante. «Cerchiamo, in qualsiasi ruolo, professionisti che sposino la mission Vicook, che ne capiscano il valore e ne condividano l’anima. Poi tutti possono crescere, migliorarsi. Ma sì, cerchiamo persone che abbiano questo modo di porsi nei confronti di Vicook». «Quale modo?», chiedo. «Quello che ho io dall’inizio, fatto di: fiducia, voglia di dare il meglio di sé e di cercare sempre il meglio per l’azienda».