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Healthy corner – Mille buone ragioni per non sprecare il cibo

Pochi giorni fa, il 29 settembre, si è celebrata la prima giornata internazionale della consapevolezza sulle perdite e sugli sprechi alimentari indetta da ONU e da FAO. Vi riportiamo i messaggi chiave su cui la FAO ha voluto soffermarsi.

  • Non dobbiamo né possiamo accettare alcuno spreco di cibo!
  • Ridurre lo spreco alimentare fornisce un potente mezzo per rafforzare la sostenibilità dei nostri sistemi alimentari e migliorare la salute climatica del pianeta (tema che non è mai stato più attuale ed urgente trattare).

 

 

  • L’aumento dell’efficienza dei nostri sistemi alimentari e la riduzione delle perdite e degli sprechi alimentari richiedono investimenti in innovazione, tecnologie e infrastrutture. La Giornata internazionale della consapevolezza delle perdite e degli sprechi alimentari rappresenta un’opportunità per chiamare all’azione sia il settore pubblico (autorità nazionali o locali) che il settore privato (imprese e individui): perché lo spreco alimentare rappresenta una perdita importante, economica e no,  per tutti.
  • Il recupero e la ridistribuzione fanno buon uso delle eccedenze alimentari e contribuiscono a migliorare l’accesso al cibo per le persone indigenti, prevenendo lo spreco alimentare e garantendo benefici economici, ambientali e sociali alla comunità.

 

 

  • Deviare i rifiuti alimentari al compostaggio – attuando una attenta e costante raccolta differenziata, specie per la componente organica – è sicuramente meglio che mandarli in discarica nell’indifferenziata; ma prevenire lo spreco di cibo in primo luogo è un modo ancora migliore per ridurre l’impatto sull’ambiente. Il web è pieno di siti di ricette anti-spreco che illustrano come riutilizzare gli scarti della centrifuga per fare biscotti e torte  le bucce per l’igiene della casa e del corpo. Lo spreco di cibo mina infatti la sostenibilità dei sistemi alimentari a livello globale: tutte le risorse che sono state utilizzate per produrre questo cibo – idriche, consumo di suolo, energia, lavoro e capitale – vanno congiuntamente perse. Non bisogna inoltre dimenticare che lo smaltimento delle tonnellate di rifiuti alimentari nelle discariche porta a emissioni di CO2, con effetti negativi sul cambiamento climatico.

 

 

  • Gli sprechi alimentari contribuiscono all’insicurezza alimentare e minano la disponibilità di cibo per le comunità, contribuendo ad aumentare il costo del cibo. Il problema dello spreco alimentare, interessando tutte le fasi della filiera alimentare, è globale e non limitato ai soli Paesi ricchi: si stima che circa il 14 per cento del cibo prodotto venga perso tra la fase di produzione e quella di consumo effettivo. E questo nonostante l’insicurezza alimentare, la fame e la malnutrizione interessano ogni nazione, colpendo complessivamente 811 milioni di persone.

Consapevolezza allora è la parola chiave su cui vi invitiamo quindi a soffermarvi: con tutti i mezzi di informazione in nostro possesso, la conoscenza di questi temi diventa sempre più un dovere, oltre che un diritto. Per saperne di più vi invitiamo a consultare i numerosi approfondimenti prodotti dalla FAO in questi anni; li trovate qui.

Stay tuned!

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