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Healthy Corner – Meno sale, in cinque mosse

Anche quest’anno Vicook ha deciso di prendere parte alla campagna promossa dalla World Action on Salt, Sugar and Health (WASSH): la settimana mondiale per la riduzione del consumo di sale, dal 12 al 18 maggio.

L’iniziativa mira a rafforzare l’impegno delle istituzioni, dell’industria alimentare e dei cittadini verso un obiettivo di salute pubblica globale: ridurre l’assunzione media di sale a meno di 5 grammi al giorno, come raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

La campagna SINU 2025. Come sempre, la Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU), nostro partner ufficiale, coordina la campagna per l’Italia e richiama l’attenzione sulla necessità di proseguire con incessante impegno nello sforzo di ridurre il contenuto di sale della dieta e, ancor di più, quello proveniente da prodotti trasformati e dalla ristorazione collettiva, le maggiori fonti di consumo nei paesi occidentali. Il messaggio dell’edizione 2025 è chiaro: “È tempo di sostituire il sale!”.

Quanto sale consumiamo. Secondo le stime OMS, il consumo medio giornaliero di sale nel 2021 era di 12 grammi negli uomini e 10 nelle donne – circa il doppio rispetto alla soglia consigliata. Un eccesso che, ogni anno, è responsabile di circa 2 milioni di morti per malattie cardiovascolari.

In Italia, grazie al progetto Cuore dell’Istituto Superiore di Sanità, si monitorano regolarmente i dati sul consumo di sale. L’ultima indagine (2023-2024), condotta in 12 Regioni su persone tra i 35 e i 74 anni, registra una media di 9,3 g al giorno per gli uomini e 7,2 g per le donne. Solo il 10% degli uomini e il 24% delle donne rientrano nei limiti delle quantità raccomandate: si traduce in un’esigenza sempre più imprescindibile di ridurre il sale sulle nostre tavole.

Perché vale la pena ridurre il consumo di sale. Numerosi studi hanno confermato l’effetto benefico della riduzione dell’apporto alimentare di sodio sulla pressione arteriosa e nel prevenire l’ipertensione. In particolare, una rassegna recentissima ha indicato che la relazione tra l’assunzione di sale e la pressione arteriosa è lineare già a partire dall’assunzione di 1 grammo al giorno, confermando quindi che meno sale consumiamo meglio è per la nostra salute. Precedenti studi avevano, inoltre, evidenziato che un maggior consumo di sale è associato a un più alto rischio di ictus cerebrale e a una più precoce mortalità cardiovascolare. Dunque, consumare meno sale è parte integrante di una sana alimentazione. Ognuno di noi è chiamato a fare la propria parte, limitando l’uso del sale in cucina e prestando attenzione al contenuto già presente nei cibi industriali.

Cinque pratiche mosse. Ecco cinque mosse, suggerite da Sinu, per limitare al massimo il consumo di sale (TROVATE LA GRAFICA VICOOK ANCHE QUI):

  1. al supermercato, controllare le etichette e scegliere gli alimenti con meno sale aggiunto (meglio se contenenti meno di 0,3 g di sale per 100 g di prodotto);
  2. in cucina e a tavola, insaporire i piatti facendo un ampio utilizzo di erbe e di spezie in base ai propri gusti piuttosto che utilizzare sempre e solo il sale;
  3. limitare l’acquisto di alimenti pronti al consumo e prediligere assolutamente i prodotti freschi, che, per lo più, hanno un contenuto di sale molto basso;
  4. cucinare la pasta, la verdura e i legumi con sempre meno sale e insaporirli in modo diverso e originale;
  5. scolare e risciacquare accuratamente verdure e legumi in scatola prima di consumarli.

L’impegno Vicook. In base a una molteplicità di studi, l’eccesso di sale è l’errore nutrizionale più dannoso di tutti, insieme a quello di zuccheri e al consumo di alcol, e la sua riduzione viene considerata l’intervento alimentare con il miglior rapporto costi/benefici per la salute pubblica. L’impegno di ciascuno di noi a tutela della nostra salute deve essere accompagnato da una strategia globale che richiede, a livello nazionale e internazionale, la collaborazione dell’industria alimentare perché il contenuto di sale degli alimenti trasformati non superi i valori limite più volte indicati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

I nostri chef stanno già dosando meno sale nelle loro preparazioni, e, se stai pensando che il piatto di fronte a te sia un po’ troppo insipido, prova a riflettere se lo sia veramente o se si tratta solo una percezione distorta del gusto. Ricorda che anche il gusto ha bisogno di essere allenato e ci vuole pazienza, fallo diventare una prova di coraggio: affrontare una vellutata senza sale è roba da veri “eroi del gusto”! Stay tuned, alla prossima puntata!

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