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Healthy Corner – Il gelato sostituisce un pasto?

Alimento che piace a 9 italiani su 10 (indagine IGI – DOXA), il gelato è amato da grandi e piccini!  Simbolo per antonomasia dell’estate, in realtà ben il 35% del campione di intervistati lo consuma durante tutto l’anno, a conferma di un prodotto a cui in tanti faticano a rinunciare.

Chi l’ha inventato. Non è facile risalire alla nascita del gelato. Alcuni citano la Bibbia: Isacco, offrendo ad Abramo latte di capra misto a neve, avrebbe inventato il primo “gelato’’ della storia. Bisogna però aspettare il Rinascimento per trovare una ricetta scritta con ingredienti del gelato: è al fiorentino Bernardo Buontalenti che si attribuisce l’invenzione del gelato ‘moderno’, con latte, panna e uova. La sua diffusione si deve invece a Francesco Procopio dei Coltelli che, trasferitosi a Parigi, aprì il primo caffè-gelateria della storia, il famoso caffè Procope.

I valori nutrizionali. Il gelato è un alimento gustoso e facilmente digeribile; il suo apporto nutrizionale dipende dagli ingredienti utilizzati per produrlo, che possono esser molto diversi: il latte, le uova, la panna, lo zucchero, il cacao, il caffè, la frutta fresca o quella secca, solo per citare i più diffusi. La presenza dei grassi, la maggior parte dei quali proviene dal latte e dai suoi derivati, caratterizza soprattutto i gusti alla crema, conferisce al gelato morbidezza e palatabilità e contribuisce a render più facilmente percepibile il sapore degli altri ingredienti.

Un gelato sostituisce un pasto? Ma veniamo alla domanda che prima o poi ogni nutrizionista di sentirà porre in carriera: “Posso sostituire un pasto con un gelato?”. Se a livello strettamente calorico una coppa grande (da almeno 3 gusti) “pesa” quasi quanto un pasto, dobbiamo ricordare che a livello nutrizionale non sono equivalenti: il gelato apporta infatti soprattutto carboidrati semplici, gli zuccheri, e, se nel momento ci sembra saziare, il rapido innalzamento della glicemia e l’altrettanto rapido abbassamento ci porteranno ad aver nuovamente fame dopo poco tempo, soprattutto con i gusti alla frutta. Meglio quindi concedersi una bella pallina di gelato (una coppetta piccola) come dessert una tantum a fine pasto o saltuariamente come merenda.

E se ho il diabete? Anche i soggetti diabetici, adeguatamente seguiti clinicamente, possono mangiare un gelato di tanto in tanto, ma con alcuni accorgimenti. Per loro, a maggior ragione, il gelato dovrà essere un piccolo dessert a fine pasto: una coppetta di gelato potrebbe così sostituire la frutta dopo un pasto leggero, ben bilanciato e ricco di verdura e fibre, che rallentano l’assorbimento degli zuccheri e il conseguente aumento della glicemia.

E per i bambini? In un regime alimentare bilanciato, l’introduzione del gelato come merenda pomeridiana può essere prevista in estate anche un paio di volte a settimana, prendendo sempre in considerazione che almeno uno dei due spuntini giornalieri dovrebbe essere a base di frutta fresca.

Link utili. Lo sapevi che esiste l’istituto dl gelato italiano? Consultando il sito potrai trovare tante interessanti informazioni e curiosità riguardo a questo alimento. Qualora poi la teoria non ti bastasse, puoi prenotare un’esperienza con degustazione al Gelato Museum Carpigiani in Emilia! Stay tuned… alla prossima puntata!

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