Healthy Corner – Tutte le ricette da non perdere a Carnevale!
In passato il significato del Carnevale richiamava il “mondo alla rovescia”, durante il quale, per un breve periodo, il valore delle gerarchie sociali veniva abbandonato e ci si imbatteva nello scherzo: un servo poteva diventare padrone, almeno simbolicamente, e viceversa. Per antonomasia è la festa della follia collettiva che apre valvole di sfogo e rende possibile l’impossibile; rigenerando la comunità, invertendo i ruoli, svelando e mascherando allo stesso tempo.
Il carnevale è dunque una festa antica, il cui termine deriva dal latino ‘carnem levare’ che significa “eliminare la carne”. È una festa diffusa in tutta Europa e nel mondo, legata alla religione cattolica come momento che precede la Quaresima, un periodo di digiuno e di astinenza in attesa della Pasqua.
Avete già sentito parlare di rito ambrosiano e romano? Si tratta della medesima celebrazione, eppure cadono in giorni differenti. Il motivo risale ai tempi di Sant’Ambrogio (II secolo d.C.), funzionario e vescovo romano in pellegrinaggio lontano da Milano, che chiese l’attesa del suo ritorno prima di cominciare i festeggiamenti; da questo momento, in suo onore, il Carnevale divenne con rito ambrosiano, cominciando con la prima domenica di Quaresima, e si celebra una settimana dopo rispetto a quello del rito romano, che ha invece inizio il giovedì grasso.
I dolci milanesi di Carnevale. E dal punto di vista culinario? Di certo quando parliamo di Carnevale pensiamo subito a goloserie di ogni genere. Andiamo a scoprire insieme quali sono le prelibatezze di questa festa sfarzosa. Nella località milanese, tra le uniche città che seguono la tradizione con rito ambrosiano, si hanno i Farsòe o Tortelli lombardi, ossia dei dolcetti fritti molto simili a dei bignè, preparati con l’impasto delle chiacchiere e ripieni con varie creme. Ricordiamo anche la Tortionata lodigiana, composta con la frutta secca; e le classiche Chiacchiere di Carnevale, che a Milano sono preparate al forno.
E a Roma? La celebrazione con rito romano, in cucina, non è da meno! Le Frictilia, probabilmente uno dei dolci carnevaleschi più antichi risalenti ai Saturnali dell’antica Roma, venivano preparate in gran quantità dalle donne romane e distribuiti al popolo in festa. Si trattava di frittelle a base di uova e farina di farro tagliate a bocconcini, fritte nello strutto e poi tuffate nel miele; una sorta di antenate delle attuali Frappe. Quest’ultime sono spesso arricchite nell’impasto con aromi, come vaniglia o mandarino, o liquori, e proposte anche con copertura di cioccolato. Le Castagnole alla romana, morbide palline di pasta fritta passate nello zucchero, e i Bocconotti, pasticcini di pasta frolla ripieni di ricotta, cannella e frutti canditi.
Foto di greatitalianchefs
Non solo dolci. Potremmo parlare all’infinito dei dolci di Carnevale di ogni zona d’Italia! Ricordiamo solo che esistono, in base alla zona geografica, piatti tipici della tradizione con nomi molto diversi, ma simili nella preparazione. Ma in cucina non ci si limita solo al dolce, si parla sempre di menù completi. Abbiamo già menzionato che si tratta di una festa che precede il digiuno e l’astinenza dal cibo, motivo per il quale i piatti di questa festività sono molto ricchi e sostanziosi.
I primi di Carnevale… Ne ricordiamo alcuni: la classica Lasagna napoletana, un’antica ricetta partenopea che domina le tavole del martedì grasso, ovvero una lasagna con ricotta, ragù, polpettine e mozzarella; la pasta ‘ncasciata o incaciata, maccheroni al forno farciti con melanzane fritte, ragù e caciocavallo, a cui si aggiungono uova sode o prosciutto per renderla ancora più ricca. Il Sartù di riso, nonché un timballo dal ripieno abbondante e appetitoso (polpettine, uova sode, piselli, fior di latte).
… e i secondi! I secondi di Carnevale sono incentrati quasi sempre sulla carne, soprattutto di maiale: via libera a salsicce in padella o al forno, arrosti di maiale, ma anche piatti unici come i fagioli con le cotiche, da accompagnare con fette caserecce di pane abbrustolite. Tanti i rustici tipici di questa ricorrenza, come la pizza di Carnevale, o legati al periodo in generale, come il migliaccio salato o, ancora, il rustico di pasta frolla salata. Presenti anche i contorni, in funzione al calendario delle stagionalità: un’insalata di carciofi può accompagnare bene arrosti e salsicce, mentre il broccolo gratinato è un contorno ideale per secondi piatti più semplici.
E dal punto di vista nutrizionale? Durante questa giornata sentiamoci liberi e godiamoci al massimo i festeggiamenti carnevaleschi; certo, non esageriamo fino allo sfinimento. E tu lo conosci il detto? A Carnevale… le calorie non contano! Vi aspettiamo numerosi per la prossima puntata, stay tuned.